lunedì, maggio 28, 2007

Question Mark


- Perchè alla fiera di Bologna io lavoravo e gli altri bighellonavano in giro?
- Perchè il mio volo per Bologna ha portato un ritardo tale da atterrare a finale di Champions appena conclusa, impedendomi di vedere il Milan entrare nella leggenda?
- Perchè bisogna essere vittima di illusioni e delusioni, immancabilmente?
- Perchè è finito tutto?
- Perchè in questo modo?
- Quanto tempo mi ci vorrà per ripartire?
- Riuscirò mai a ripartire?
- Serviranno i Carabinieri anti-spinello?
- La Turco conosce il significato della parola coerenza?
- Si può morire perchè qualcuno ha sostituito i proiettili a salve di un'esercitazione con quelli veri?
- Ha ragione Pezzotta a dire che per i cattolici non c'è posto nel PD?
- Sarà mai distrutto il business delle eco mafie, ridando alla Campania la propria dignità?
- Il mondo della musica ha un posticino per me?
- Quanti dei miei sogni realizzerò prima di morire?
- Perchè se un politico italiano è al centro di uno scandalo, rimane in sella placidamente, mentre un suo collega giapponese si toglie la vita?
- E la dignità degli inquisiti di Rignano Flaminio, ora tutti scagionati ma vittime di un processo mediatico?
- Chi avrebbe scommesso un Euro sulla salvezza del Catania, dopo i fatti tragici del 2 febbraio?
Ad alcune di queste domande saprei rispondere, ad altre no, su altre ancora ho seri dubbi. In ogni caso, le domande ci accompagneranno sempre.

venerdì, maggio 18, 2007

Mai più in nero, perbacco



E poi dicono che gli italiani sono evasori. Quando mai? Citerei come esempio positivo la signora Francesca.

40 anni, imprenditrice. Va alla Camera di Commercio per aprire la sua partita IVA. E la respingono perchè, dicono, l'attività della suddetta non rientra in nessuna categoria commerciale.

In preda alla disperazione, la non bella ma sipatica e determinata Francesca, va dal suo commercialista di fiducia che, come ultima spiaggia, le propone di fare delle ricevute in duplice copia con tanto di marca da bollo. Così la dichiarazione dei redditi potrà avvenire senza intoppi e pagando tutto il dovuto.

Donna da esaltare.

La stramberia è nel fatto che la simpaticissima Francesca è imprenditrice, come dire, di se stessa. Imprenditrice del suo corpo. Una prostituta insomma. Che vuole solo pagare le tasse e non lavorare in nero. Una che chiede che l'Italia si allinei ad altri paesi europei dove le prostitute rilasciano regolarmente fattura, si versano i contributi, maturano la pensione. Esercitano in locali adibiti allo scopo, con controlli igienico sanitari obbligatori e continui.

Personalmente è un problema che non mi tange, ma dico che, se davvero prendere questi provvedimenti farà ottenere quel che si promette, io sono favorevole. Se non altro le malattie saranno sotto controllo, le strade non saranno vetrina e bottega di tali attività e sopratutto la tratta delle "schiave" dall'Africa e dall'Est potrebbe avere una riduzione, diminuendo lo sfuttamento.

A me l'uso del proprio corpo che fa una prostituta mette tristezza, oltre ad essere additabile da un punto di vista etico-religioso. Certo che però un conto è chi lo fa per scelta (fatti loro), un conto chi viene costretta e minacciata con vessazioni e violenze.

Non è un tema facile su cui legiferare, occorre molto buon senso. E sperare in questa stagione politica per una risposta positiva mi pare una chimera.

Ma arriverà anche da noi il momento in cui, al loro commercialista, gli italiani presenteranno pure questo tipo di fatture. "Dottò, quanto se può scaricà su 'sta fattura?"

venerdì, maggio 11, 2007

Strane coincidenze



No, non voglio parlare della coincidenza che ha voluto che un incidente causato da un autista con cannabis nel sangue abbia visto morire due innocenti e tanti altri feriti.

Nemmeno voglio disquisire sul fatto che un processo mediatico come quello di Rignano Flaminio si sia risolto nella scarcerazione di 5 su 6 indagati.

Visto il mio periodo, e la facilità con cui riesco ad andare giù, voglio parlare di cose allegre.

Affari Italiani, il quotidiano on-line di libero.it ogni venerdì si prende la briga di consigliarci dei film e sconsigliarcene degli altri. Credo nell'imparzialità della critica che non subisce influenze trasversali tra case di produzione, editori e quant'altro.

Fatto sta che oggi il film da vedere è "L'uomo dell'anno". In pratica si tratta di un comico che fa satira politica (aveva anche un blog?), la gente lo stima così tanto da inviarli via e-mail (o come commento sul blog) la richiesta, ripetuta e reiterata, di candidarsi come Presidente degli Stati Uniti. Le persone che gli fanno questa proposta sono consci del fatto che egli abbia la soluzione per i problemi che gli States si trovano ad affrontare, e con essi tutto il mondo occidentale. Il nostro se la prende con i poteri forti con i politici e col sistema, tanto che in campagna elettorale darà vita ad una escalation di situzioni in cui la sua sincerità disarmante mette in seria difficoltà gli avversari. Sicuramente (non ho visto ancora il film, quindi magari mi son preso qualche licenza poetica) vincerà pure le elezioni e gli Usa saranno un paese migliore. Bin Laden implorerà perdono, autorecludendosi a Sing Sing. Ahmadinejad lo seguirà a ruota, sarà sconfitta la fame nel mondo, il petrolio diventerà qualcosa di cui poter fare a meno. La temperatura globale scenderà, i ghiacciai saranno salvi.

Quindi un comico che fa satira politica con il pallino della verità, contro i politici corrotti e i poteri forti, con grande seguito popolare. Vi ricorda qualcuno?



La coincidenza sta nel fatto che il film è distribuito da Medusa, di proprietà dello Psiconano, come il buon Beppe lo chiama.
C'è qualcosa che non va...

Alla prossima

martedì, maggio 08, 2007

Il bivio



E' per me un momento di grande malinconia e tristezza, sembra tutto fermo. Come avrete capito sto passando un brutto periodo. Con la mia ragazza va male e non sono una di quelle persone che riescono a scrollare le spalle e far finta di nulla; anche perchè è una storia importante che dura da più di tre anni e mezzo, quindi sto male.

Non ci siamo lasciati, siamo solo attraversando un periodo che prima o poi dovevamo necessariamente passare, quel periodo in cui cerchi di tirare le somme degli anni trascorsi e provi a comprendere quale è la vita che vuoi. Siamo tutti e due in crisi, in confusione perchè il sentimento c'è ancora, ma crediamo entrambi sia necessario fare una scelta con la testa. Soppesare ogni aspetto, positivo o negativo e arrivare alla conclusione. Sarebbe bello andare avanti sull'onda della passione, del sentimento. Ma nella vita, purtroppo, sebbene indispensabile non è sufficente. Ci sono gli interessi, le amicizie, lo stile di vita, tutte cose su cui ci vuole un punto comune. Perchè non puoi vivere una vita di insoddisfazione personale e cullarti dicendoti che tanto se il tuo partner è felice per te va bene così. Non può andare bene, non in una storia che, in caso continui (cosa che spero con tutto il cuore), ha l'ambizione di essere molto duratura.

Se andrà avanti, sarà una storia bellissima, perchè frutto di una scelta ponderata, con tutta la maturità disponibile e con l'obiettivo primario di essere felici come singoli, prima ancora che come coppia.

Se si interromperà qui, saranno stati 3 anni e mezzo e passa ricchi, splendidi. Senza se e senza ma. Rimarranno due persone che si vorranno sempre bene, che si sono lasciate senza traumi, per il loro stesso bene. Per non essere in futuro una coppia scoppiata come le tante, vittime di noia, tradimenti, stress, insoddisfazione.

E' inutile dire quale delle due opzioni io mi auguri e in cui speri con tutto me stesso, ma in ogni caso sarà una scelta nostra, di comune accordo.

Unico inconveniente? Nell'attesa è impossibile non soffrire.

venerdì, maggio 04, 2007

Pausa



Qualcuno prema quel pulsante, o qua non si riparte più!

giovedì, maggio 03, 2007

In finale!!!

Dopo i fatti del 2 febbrio che hanno visto morire l'ispettore Raciti, avevo così tanta amarezza da pensare che non avrei provato più emozioni positive nei confronti del mondo del calcio. Il girone di ritorno del mio Catania non mi ha certo aiutato a tornare ad esultare per il calcio. Il Milan, l'altra squadra per cui tengo, il primo amore sportivo, in campionato non se la passava bene; non è stato un campionato dei soliti. Anziche lottare per il titolo, i rossoneri hanno lottato per annullare la penalizzazione e il relativo sconforto psicologico.

Ma la Champions è una storia a se. Li il Milan si esalta, e ieri, surclassando il Manchester UTD per 3 a o, ha guadagnato l'accesso alla terza finale in cinque anni. E' la migliore squadra europea e ieri lo ha dimostrato. Partita quasi perfetta. Gattuso, a mio avviso migliore in campo. Il solito Kakà, un Seedorf in grande spolvero. Dida ha dato sicurezza così come tutta la muraglia difensiva. Ottimo Ambrosini.

Dei Red Devils nessuno ha brillato particolarmente. Cristiano Ronaldo ha sofferto i raddoppi di Oddo e dell'onnipresente Gattuso. Rooney era chiuso nella ragnatela che il Milan ha intessuto tra le linee di centrocamo e difesa. Scholes e Giggs hanno mantenuto un basso profilo. E così il Milan è in finale. Il biglietto per Atene, quello di andata, ha un sapore dolce, il sapore di una bella vittoria, il sapore della superiorità. La speranza è che il biglietto di ritorno abbia lo stesso sapore.

Non sarà facile, contro quel Liverpool che evoca fantasmi turchi. Quel Dudek che col suo balletto ipnotizzò i rigori, quei Reds dalla non eccelsa qualità tecnica, ma dalla fisicità prorompente. Una squadra che non molla, tosta. Non sarà facile dunque, ma se sconfittà sarà, non somiglierà a quella notte maledetta di Istanbul. Perchè certo cose possono accadere solo una volta.

Spero che fra 3 settimane mi sia data la possibilità di fare un post con la foto dei rossoneri che alzano al cielo lei, la Coppa dalle grandi orecchie.

L'unico video che ho trovato su Youtube proviene da una emittente israliana. Bene, oltre alla immagini, avremo modo di imparare una lingua straniera in più, che non guasta mai.

Alla prossima