mercoledì, aprile 30, 2008

Polonia

Devo dire che in Polonia mi sono proprio divertito...

Appena ho tempo cercherò di inserire qualche dettaglio in più

martedì, aprile 22, 2008

Immanuel Kant

Oggi vagabondavo su Wikipedia, e partendo da Archè, a furia di link su link sono arrivato a Immanuel Kant. Certo che una persona di cui si dice:

« Il cervello più originale che mai sia stato prodotto dalla natura »

(Arthur Schopenhauer, parlando di Immanuel Kant)
e questo:

« Io ho avuto la felicità di conoscere un filosofo, che fu mio maestro. Nei suoi anni giovanili, egli aveva la gaia vivacità di un giovane, e questa, credo, non lo abbandonò neppure nella tarda vecchiaia. La sua fronte aperta, costruita per il pensiero, era la sede di una imperturbabile serenità e gioia; il discorso più ricco di pensiero fluiva dalle sue labbra; aveva sempre pronto lo scherzo, l'arguzia e l'umorismo, e la sua lezione erudita aveva l'andamento più divertente. Con lo stesso spirito col quale esaminava Leibniz, Wolff, Baumgarten, Crusius, Hume, e seguiva le leggi naturali scoperte da Newton, da Keplero e dai fisici, accoglieva anche gli scritti allora apparsi di Rousseau, il suo Emilio e la sua Eloisa, come ogni altra scoperta naturale che venisse a conoscere: valorizzava tutto e tutto riconduceva ad una conoscenza della natura e al valore morale degli uomini priva di pregiudizi. La storia degli uomini, dei popoli e della natura, la dottrina della natura, la matematica e l'esperienza, erano le sorgenti che avvivavano la sua lezione e la sua conversazione. Nulla che fosse degno di essere conosciuto gli era indifferente; nessuna cabala, nessuna sètta, nessun pregiudizio, nessun nome superbo, aveva per lui il minimo pregio di fronte all'incremento e al chiarimento della verità. Egli incoraggiava e costringeva dolcemente a pensare da sé; il dispotismo era estraneo al suo spirito. Quest'uomo, che io nomino con la massima gratitudine e venerazione, è Immanuel Kant: la sua immagine mi sta sempre dinanzi. »


Non può lasciare indifferenti...

Un giorno, diranno cose simili anche di me... si si... Ne dubidate? Affari Vostri. Per togliervi la curiosità, il 14 giugno 2196 a quasi cento anni dalla mia morte, fate una ricerca su Wikipedia... vedrete se non avrò ragione.

lunedì, aprile 21, 2008

E bravi, bravi...

E bravi italiani, bravi...

mentro io ero in Polonia voi avete dato il Paese al centro destra, con ottimi risultati per la Lega e l'MpA. Avete tenuto fuori dal Parlamento tutto ciò che fosse più a sinistra del PD più a destra del Pdl...

Bravi, mi complimento... bravi ai siciliani che hanno scelto Raffaele Lombardo decretando il flop della Finocchiaro, che ho preso in simpatia per essere stata con me sul volo Catania-Roma.

Bravi... vedremo ora cosa verrà fuori...

martedì, aprile 01, 2008

Elezioni politiche 13-14 aprile 2008

Aveva preferito non dormire.

L'aereo per Roma sarebbe partito quella mattina alle 07.10. Motivo per cui si doveva presentare al banco del check-in Alitalia alla 06.10 circa. Per arrivare puntuale e fare la strada con calma da casa sua, nell'hinterland catanese, all'aeroporto di Catania Fontanarossa (che avevano da poco rifiutato di dedicare alla memoria di Angelo D'Arrigo) aveva stimato circa 30 minuti. Sarebbe dovuto partire quindi alla 5.30 o poco più.

Qualche anno prima era stato con la scuola in gita a Praga. Una sua amica l'aveva svegliato alle 5.50 mentre l'appuntamento era con tutto il gruppo alle 5.15. Non aveva sentito le tre sveglie che aveva puntato.

Per non correre il rischio decise di non andare proprio a letto. La sera prima era uscito, come al solito. In giro tra qualche locale, qualche chiacchera con gli amici. Si erano fatte le 4.00 quando arrivò a casa. Si mise sotto la doccia e controllò per l'ennesima volta che in valigia non mancasse nulla.

Partiva un po' all'avventura, ma era entusiasta. Ora era in macchina col padre che lo accompagnava al terminal partenze.

Un abbraccio, un bacio, un saluto affettuoso come magari non ti aspetti tra padre e figlio. Ma loro erano sempre stati così. Suo padre era il suo punto di riferimento. Stop.

Aveva fatto il check in e imbarcato il bagaglio. Ora passava sotto il metal detector. Qualche passo più in la si accomodò su una delle poltrone. Si rialzò poco dopo per andare a prendere una spremuta d'arancia e una copia della rivista "Chitarre". Dopo un altro po' di attesa, chiamarano dagli altoparlanti il suo volo AZ495 delle 07.10 per Roma. Puntuale. Pensò che visto le incertezze che stava attraversando la compagnia di bandiera, era alquanto sorprendente. Voleva chiedere ad una hostess all'imbarco se si sapeva qualcosa circa la fantomatica cordata italiana che Berlusconi aveva ipotizzato. Ma si disse che era una domanda stupida. Una hostess, forse precaria, cosa poteva saperne.

Uscito dal bus che condusse i passeggeri fino al Boeing MD82 Douglas salì sull'aereo e prese posto al 21 E, lato finestrino, come aveva chiesto.

Pensò ai suoi familiari ed amici che avrebbe visto tra 10 giorni. Pensò a quello che lo aspettava durante quei 10 giorni. La Polonia, Varsavia, Cracovia, Danzica, Auschtwitz.

Aveva scritto sul suo blog che per quelle elezioni, che ci sarebbero state domenica e lunedì non avrebbe votato. Ma non aveva specificato il motivo. Lo aveva dimenticato.

Segnò un appunto mentale, cercare un internet point e scrivere ai propri amici virtuali e non che la Polonia era bella e che non poteva votare perchè era fuori dai patri confini.

Certo sarebbe stato indeciso questa volta. Ma da quando aveva saputo che dal 9 al 18 aprile sarebbe stato in Polonia non s'era posto il problema. La sua cognizione della politica era turbata da alcune cose. Ne avrebbe parlato sul suo blog al ritorno.

O ne aveva già parlato? Deja vu? Boh.