sabato, ottobre 10, 2009

Povero Silvio


Nella foto, una seduta plenaria dei rappresentanti dei comunisti scandinavi.

Qualcuno mi spieghi perchè hanno dato il premio Nobel per la pace a Barack Obama. E lo spieghi anche a tanta altra gente. Che non capisce i meriti. Forse, per dirla con Beppe Severgnini, più che un premio è un augurio.

Il fondatore del comitato "Nobel per la pace a Silvio Berlusconi" in un comunicato ha dichiarato di essere shockato per la non assegnazione al Cav. Silvio Berlusconi che, a suo dire, lo meritava senza se e senza ma.

Sarebbe stato il Nobel più meritato degli ultimi 108 anni.

Berlusconi è rimasto molto male per il Nobel a Obama, ma è già candidato per l'anno prossimo.

Secondo voci di corridoio, Berlusconi, al telefono con il suo avvocato Ghedini, ha affermato che il comitato per il Nobel per la Pace sia un covo di comunisti e che il suo presidente Thorbjoen Jagland abbia dei precedenti nelle file di Rifondazione Comunista.

La telefonata poi si è conclusa con l'accordo a voce circa la parcella oraria dello straordinario che il Cavaliere dovrà pagare a Ghedini & Co.

Secondo le stime di Pagnoncelli, Ghedini entro aprile 2011 potrà comprarsi in contanti tutto il continente dell'Oceania.

Ghedini, stando a delle non meglio precisate fonti, si è dichiarato stizzito nei confronti del suo miglior cliente, che ha dichiarato di aver sborsato 200 milioni di euro per pagare i giudici... ehm avvocati. Sostiene infatti di non aver mai ricevuto parcelle così esorbitanti.

"Il Premier dovrà fare chiarezza circa questa disparità di trattamento tra noi avvocati e i giudici. E poi dice che sono una minaccia... tsè."

Berlusconi pare aver chiarito tutto con il suo team di avvocati. In un briefing generale pare abbia dichiarato, commosso, di aver preso a cuore la causa scandinava.

"E' inammissibile che i paesi Scandinavi debbano rimanere sotto la costante minaccia bolscevica. Scenderò in campo nella politica scandinava per fare qualcosa e arginare la scalata comunista (Olèèè lascia l'Italia...). Per fare questo senza abbandonare nelle mani dei rossi il mio Paese (nooooooooo) unificherò tutta l'Europa sotto un unico grande leader. Il migliore che tutto il mondo abbia mai avuto."

Alla mostra sui Santi d'Italia, Berlusconi ha dichiarato di aver notato una grave dimenticanza: San Silvio da Arcore. Gli hanno ricordato che il processo di beatificazione e santificazione può avvenire solo a morte avvenuta. Dopo di che molti sono stati sentiti gridare: "Santo subito".

Bruno Vespa scriverà un libro sulle persecuzioni subite da Silvio da Arcore.

Questo l'incipit: Le Dame, il Cavalier, l'Armi, gli Amori, i processi per Corruzion, la presunta connivenza mafiosa, la Massoneria, Banca Rasini, Milano 2, il riciclaggio dei soldi della mafia, Vito Mangano, Previti, Dell'Utri, le illazioni circa la discesa in politica per evitar le patrie galere. False accuse, toghe rosse, Di Pietri, Grilli, Travagli, Santori, oppositori della libertà, prescrizioni, persecuzioni, verità e trionfo. Minaccia comunista, ascesa, liberazione. Cantami o Diva codeste cose, sicchè l'omo dal multiforme ingegno, questo grande uomo bonsai, possa apparire a tutti per quello che è: colui che con coraggio e sprezzo del pericolo tirò fuori l'Italia dalla selva oscura in cui s'era trovata nel mezzo del cammin di propria vita.

E' da perfezionare, ma sembra essere il definitivo.

In calce, il 5 Maggio di Manzoni.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

stará impazzendo? roberta

Van der Blogger ha detto...

Già fatto...