martedì, giugno 13, 2006

Buona la prima

Bella vittoria dell’Italia, non c’è che dire. Gli azzurri, seppur con qualche pausa, hanno espresso un bel gioco, sicuramente migliore delle partite precedenti. Bravi, forza così…

Ma intanto ho da fare un complimento ad una persona speciale: Ivan Zazzaroni. Già, quest’uomo può, a pieno titolo, essere insignito del titolo di “profeta del calcio”. Nella puntata di ieri del programma radiofonico “Deejay Football Club”, in onda sulle frequenze di Radio Deejay, il buon Zazza interpellava gli ascoltatori sulla formazione preferita, divisa per zone del campo. Tra i centrocampisti, non ha riscosso molto successo un calciatore in particolare, che non veniva quasi mai citato tra i titolari della formazione tipo. Ivan commentava contento dell’arguzia tattica dei suoi ascoltatori e appoggiava la loro idea dicendo che DOVEVA essere tenuto fuori un centrocampista: Andrea Pirlo. Un genio quest’uomo, che avrebbe tenuto fuori il migliore in campo… Ma tutti possiamo sbagliare.

I miei complimenti vanno anche alla Rai. I telecronisti talvolta sono soporiferi, ma c’è di peggio: i commentatori, gli esperti. Enrico Variale, nella partita Angola-Portogallo ha dato il meglio di se svilendo gli africani dal primo all’ultimo minuto, con una acidità davvero unica. Ieri sera il successo è stato bissato con il grande Sandro Mazzola. 40esimo secondo del primo tempo: “In questi primi minuti…” dando già un commento, peraltro non richiesto, sui primi minuti (profeta anche lui) della partita. Ovviamente tutti noi comuni mortali potremmo profetizzare sui primi minuti della partita, ma due volte no. Ebbe Sandrino al secondo 40 del secondo tempo da un nuovo commento, sempre meno richiesto) sui primi minuti del secondo tempo. Secondo lui nei primi minuti l’Italia si stava facendo stringere troppo. La prossima partita come commentatore vogliamo Biscardi…

Il giocato lascia ben sperare, in campo c’è una sostanziale parità come possesso palla ma l’Italia è più incisiva in attacco. E non ci vuole molto visto che Buffon non sporca i guanti nei primi 45 minuti. Invece l’Italia si presenta spesso davanti a Kingson che inizia facendo interventi allucinanti ma poi si riprende. L’Italia al 1450esimo calcio d’angolo sblocca la partita. Totti si ricorda che Lippi ogni tanto gli fa provare uno schema alternativo per gli angoli da sinistra. Passa a Pirlo (grande Zazza) che tranquillamente ha il tempo per prendere la mira, si lecca il pollice e lo alza per calcolare l’influenza del vento, conta i passi che ci sono dal punto in cui è la palla al secondo palo, torna nuovamente sul pallone, pensa alla sua infanzia e poi tira. GOL. E i difensori ghanesi? Erano in area a marcare Toni, Cannavaro, Gilardino e compagnia bella. Di Pirlo non si erano accorti assolutamente, tanto quel ragazzo è discreto. Ma vi svelo un retroscena: mentre Pirlo andava per contare i passi, Gilardino gli ha fatto lo sgambetto. Infatti Pirlo quando ha tirato, in realtà ha mirato Gilardino dritto in faccia, fortuna che il Gila s’è abbassato per raccogliere il porta fortuna che Pappoe gli aveva fatto cadere dai calzoncini, e la palla si insaccata. Ora Pirlo, che Mazzola aveva snobbato, inizia ad essere chiamato da Sandrino Andrea, come fosse suo figlio…

Una cosa: se qualcuno conosce qualche giocatore Ghanese, gli dica una cosa confidenziale da parte mia: ragazzi, hanno inventato le magliette in cotone da mettere sotto le maglie ufficiali. Cosi magari ci evitano lo spettacolo… Magliette appiccicate sulla pelle… che orrore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sì sì dai, delle belle canottierine.

EbonIvory ha detto...

EHi Van hai mai pensato a fare il cronista sportivo?

Van der Blogger ha detto...

Red Fox, le canottierine sarebbero già qualcosa... :-)

EbonIvory, il commentatore sportivo non ho mai pensato di farlo... al massimo potre fare tipo gialappa's band...