venerdì, settembre 04, 2009

Cerco un lavoro... anzi no


Non pensavo ci si potesse sentire tanto tranquilli perdendo il lavoro. Sarà che ormai ci ho fatto l'abitudine avendo cambiato 6 lavori in 5 anni, ma sono tranquillo pur avendo appreso giusto ieri che sabato 12 settembre sarà il mio ultimo giorno di lavoro.

Sicuramente qualcosa che contribuisce al fatto che io sia tranquillo è la certezza che il lavoro non mi mancherà.

Frase volutamente ambigua, dal doppio significato.

Il primo è che non proverò nostalgia per il lavoro, primo perchè questo che sto terminando non mi piace affatto, secondo perchè in generale non sono molto attaccato al lavoro e non ne soffro la mancanza. Al massimo soffro la mancanza dei soldi.

Già perchè la macchina mi serve e per camminare necessita di carburante oltre che le altre spese. E sopratutto mi servono i soldi per pagarmi l'università che è la mia priorità e non mi dispiacerebbe iniziare a mettere qualche soldo da parte.

E visto che, salvo vincite o eredità impreviste (eventualità entrambi molto remote), per avere soldi mi tocca lavorare, e quindi ecco il secondo significato. Il lavoro non mi mancherà perchè so che Dio provvede, li dove vede il mio impegno.

Ieri parlando con una persona mi è venuta una illuminazione: mi metto a spazzare e lavare scale di condomini. Un lavoro flessibile, che ti mantiene in forma, ti fa conoscere nuova gente e, se riesci a crearti un giro nemmeno troppo esteso, ti fa guadagnare bene.

Farò così: spargo la voce in paese e nei paesi limitrofi, compro scopa, paletta, straccio, secchio e via... verso l'infinito e oltre.

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