lunedì, febbraio 20, 2006

Fuori luogo

Questo non è un post che sta nelle mie corde, ma mi sento di scriverlo lo stesso.

Ogni giorno sentiamo al telegiornale o leggiamo sulla carta stampata di persone che muoiono, tante, troppe.
E non parlo di chi muore di vecchiaia o malattia, non è colpa di nessuno e che Dio li accolga. Parlo piuttosto dei tanti morti uccisi dalla scelleratezza altrui, è un discorso senza bandiera, senza destra o sinistra, Israele o Palestina, oriente o occidente.

Non sono certo un buonista e non ho sicuramente messo la bandiera della pace al balcone però è forse giunto il momento che la nostra società, la gente, almeno quella che dice di essere cristiana, riscopra la qualità principale del Dio che i cristiani adorano e i cui credono: l'amore.

Il contrario dell'amore non è l'odio ma l'indifferenza. Ascoltiamo di gente che muore e non una lacrima esce dal nostro muscolo cardiaco, niente, freddo. Però se ad Amici di Maria de Filippi esce il nostro ballerino preferito, giù con lacrime. Che ipocriti, che insensibili. E, vi prego, non citatemi Telethon e compagnia bella, lo sanno anche i bambini che quel tipo di solidarietà serve solo a noi stessi, ad appagarci. Certo singolarmente non possiamo fare nulla per nessuno eppure dico, con rabbia, perchè tutti ci chiamiamo cristiani e nessuno fa quello che Cristo comanda? Chi prega ogni giorno per tutti gli uomini, senza distinzione? Chi perdona il suo nemico, chi? Chi prega affinche le autorità agiscano secondo Giustizia, quella con la G maiuscola? Pochi, molto pochi. Eppure sta scritto su quello che è il Libro Sacro dei Cristiani. Del resto facciamo con molta più devozione ed osservanza cose che non solo nella Bibbia non hanno nesun riscontro, ma che peraltro vanno contro i principi della "piccola biblioteca".

La verità è che tutto quello che ci è rimasto del cristianesimo sono le tradizioni. Punto. Siamo lontanissimi da ciò che Colui che diciamo di essere nostro Signore desidera.

Parlo per i Cristiani e da Cristiano, pur essendo un sostenitore dello Stato laico, ma il problema non è lo Stato ma i cittadini.

Non so nemmeno perchè sto scrivendo ciò.

Questa cosa non l'ho mai capita: in Italia diciamo di essere tutti Cristiani ma in quanti lo sono veramente?

Non so come sarebbe la società se tutti quelli che si dicono cristiani lo fossero davvero, ma credo che un tantino meglio sarebbe.

Scusatemi, ritornerò quello di sempre, ma a volte riflettere non fa mica male.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

... e un piccolo sfogo fa bene alla salute

Van der Blogger ha detto...

Dici?

Comunque vorrei che le mie domande trovassero una una risposta...

Anonimo ha detto...

Ti rispondo anche qui quello che ho scritto nel mio Blog:
"Come vuoi...va bene...comunque se vuoi puoi sempre essere inserito nel Blogroll tra i vari aderenti, anche senza inserire il Blogroll nel tuo Template....fammi sapere"...
in sostanza se vuoi aderire, puoi farlo anche senza mettere link:-)
a presto

EbonIvory ha detto...

scrivi pure tutto quello che ti va e anche di più, parlerai meno quando ci vediamo :D Non me ne volere, sai che mi piace scherzare

Chris ha detto...

C'è un pò di demagogia e di buonismo in quello che dici, ma alla fine sono d'accordo con te. Chi non può non essere d'accordo con quello che scrivi? Ci vorrebbero però pagine è pagine di blog per analizzare la questione.

Ciao

Van der Blogger ha detto...

Chris mi fa molto piacere la tua critica, per quanto mi riguarda, non avevo minimamente pernsato alla demagogia, convinto anzi del contrario, chi lo legge può si essere d'accordo ma credo che siano di più quelli che storcono il naso non riconoscendosi e sentendosi quasi offesi se leggessere quelle parole, questa è la mia impressione, ma magari è come dici tu.

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno...è sempre difficile essere migliori di ciò che si è...ma molto spesso non ci preoccupiamo nemmeno di provarci..

Van der Blogger ha detto...

Grazie dell'intervento Camelot, comunque volevo precisare che avendo scritto ciò non mi sento in una situazione migliore, cioè quello che io auspico non è che io lo faccio, è una riflessione generale.

Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

non faccio quello che voglio e faccio quello che non voglio.

Van der Blogger ha detto...

Esattamente, forte la citazione Paolina.