mercoledì, maggio 10, 2006

La svolta tamarra di Vodafone

Non parlerò oggi di elezioni del Presidente delle Repubblica (quasi certamente lo diverrà Napolitano).

Mi ha colpito ieri sera la nuova pubblicità Vodafone.

Negli anni il noto gestore telefonico ha avuto nei suoi spot colonne sonore per lo più "fresche", spingendo tali canzoni a un grande successo. E' successo con i Keane, i Jet, Come Stai ? di Vasco Rossi, coi Rolling Stones, con James Blunt con Lionel Richie, con i Black Eyed Peas, con i Simply Red con Moby fino ai Leningrad Cowboys. E vedevano spesso come protagonista la bella australiana Megan Gale fare da testimonial fedelissima. L'abbiamo vista emergere da una piscina, fermare il tempo, guardare la tv sul cellulare, trasformare la citta in un accozzaglia di monitor, lanciare aeroplani di carta dai grattacieli, disegnare cerchi con le dita al grido di "Tu sei la stella" "Tutto intorno a te" "IL tempo è tuo, vivilo". Oppure c'erano dei ragazzi e delle ragazze, tutti belli, giovani, freschi, un pò borghesi (tutti piscine e feste) che si videochiamavano che si baciavano in spiaggia, che bussavano a tutte le porte possibili, che scrivevano sulla sabbia, che facevano scomparire gli scogli per scrivere all'infinito.

Poi, all'improvviso, inaspettatamente, la svolta tamarra.

La musica di sottofondo è la bellissima The Final Countdown, degli Europe. Una canzone del 1986 (come me) di quel metal anni '80 che più tamarro non si può. I capelli cotonatissimi di Joe Tempest, l'assolo di chitarra, l'intro con la tastiera che diventerà il marchio di questa canzone. Tutto molto tamarro. Ma erano gli anni '80. Ora sono passati 20 anni e ce la propongono come musico dello spot di qualcosa di moderno, tecnologico. Addirittura il cellulare diventa telefono di casa, anvedi.

Ma il cambiare canzone non sarebbe bastato a dare quell'impronta tamarra tanto agognata (perchè???) dai pubblicitari che hanno lavorato per vodafone.

Il culmine lo si raggiunge quando appare il testimonial. Lui. Il più forte giocatore italiano, ma anche uno dei più ignoranti, rozzi e tamarri. Francesco Totti. In un attacco improvviso di finezza dice "Io ho ggia staccato. Te cche ffai, ao?". Il Non plus ultra è il finale, quando il nostro amato (dai facci vincere i mondiali) Totti si lancia nientepopodimeno che in una frase in inglese. "Laiffiss Nau, ao!"

Straordinario. Pubblicitari, Vodafone, Europe, Totti: VI ADORO.

Niente niente so' tammarro pur'io, ao!?

PS: che poi se proprio volevano farla completa potevano scritturare pure Fefè e Filippo del grande fratello, avrebbero dato il colpo di grazia...

4 commenti:

EbonIvory ha detto...

la creatività non ha limite

Van der Blogger ha detto...

Specie quando si tratta di cattivo gusto, diventa una strada in discesa

Anonimo ha detto...

Condivido Van der...dalla Gale a Totti è "teribile"...con una sola "r" :D

Van der Blogger ha detto...

Si si, proprio teribbile, ao!