sabato, dicembre 30, 2006

Buon 2007

Nonostante la pena di morte che ancora esiste nel mondo.
Nonostante il terrorismo.
Nonostante le guerre.
Nonostante le calamità naturali.
Nonostante le preoccupazioni per la salute nostra e del nostro pianeta.
Nonostante la finanziaria.
Nonostante questo Governo.
Nonostante il caro vita.
Nonostante i valori che vanno dissolvendosi.
Nonostante un Occidente senza spina dorsale.
Nonostante lo sfaldamento della società.
Nonostante lo sfaldamento della famiglia.
Nonostante gli stupri.
Nonostante la violenza, in generale e sui bambini e i deboli.
Nonostante Dio stia scomparendo dai cuori.
Nonostante tutte le illegalità.
Nonostante chi rimarrà vittima degli stupidi botti di fine anno.
Nonostante la criminalità organizzata.
Nonostante le pratiche clientelari del Bel Paese.
Nonostante tutto.

Auguro a tutti voi, ed alle vostre famiglie, un sereno 2007.
Portatore di pace, serenità, gioia, amore.
Portatore della consapevolezza che nonostante tutto il marcio che ci circonda, il buono viene da dentro ognuno di noi. L'importante è fare attenzione al seme che usiamo.

AUGURI...

Saddam, (in)giustizia è stata fatta.

Per un pazzo criminale che ha sterminato i curdi, e compiuto nefandezze. Per uno che aveva i rubinetti d'oro e sangue. Per uno che non si è pentito fino all'ultimo. Per uno auspicavo una condanna al carcere duro, lavori forzati, isolamento in un carcere a prova di (auto)bomba.
Per uno così non volevo nessuna liberà, eccetto il pensiero e la farneticante parola.
Per uno così, però, non ritengo sia giusta la pena di morte.

Saddam è stato impiccato stamani, appariva tranquillo e ha lanciato un messaggio al suo popolo. Chiedeva di stare uniti e di non fidarsi dell'Iran.

A vederlo così, con il cappio al collo, non ho potuto esimermi dall'esprimere parole di condanna verso la pena capitale. Verso Saddam, e verso chiunque. La vita non appartiene agli uomini. Nè ad un medico, ma neanche ad un giudice.

Ora la palla passa alla storia. Ci dirà come il popolo irakeno reagirà. Se, oltre alle feste, ci saranno rappresaglie, se aumenteranno gli attentati. Se fedelissimi al Raìs, metteranno su qualche organizzazione militare. Lo staremo a vedere.

Ma intanto, ora e sempre, no alla pena di morte!

Per il resto, ignoro come la pensi Allah circa uomini che hanno speso la propria vita come Saddam. Lui prima di morire non ha mostrato pentimento, ma ha recitato l'atto di fede all'Islam.

Non so se Allah lo accetta. Ma se fosse stato cristiano, dubito che Dio gli avrebbe accordato un perdono non richiesto. Chissà

sabato, dicembre 23, 2006

Buon Natale, quello vero

Il Van der Blog vi augura Buon Natale.

E vi augura ancor di più che possiate cogliere il significato di questa festa, che nulla ha a che spartire con un ciccione rosso vestito o un albero agghindato. E nemmeno col 25 dicembre, ex festa pagana, riciclata per il Cristianesimo dai romani, secoli or sono.
L'unico senso che do a questa ricorrenza, è la nascita di Gesù Cristo, vero uomo e vero Dio, sceso in terra per redimerci dal peccato e darci vita eterna. Questo è il vero Natale.

Buon Natale e felice 2007

venerdì, dicembre 22, 2006

Ce l'abbiamo fatta


Forse non tutti sanno che, oltre a lavorare e passare il tempo su questo blog, faccio parte di un gruppo musicale, i Boanerges per l'appunto.

E finalmente, dopo anni di sacrifici, è uscito il secondo album dei Boanerges, il primo con la nuova line-up, Founded upon the rock.

Nei Boanerges, di cui linko il forum essendo il sito in costruzione, http://boanerges.forumfree.net/ , suono il basso oltre a fare sentire la mia voce di tanto in tanto. La maggior parte dei pezzi sono scritti da Piero Salemi, il tastierista e mente della band, qualcosa ho scritto io e Rosi Cannone, la cantante. Noi tre e Giuseppe Calabrese, il chitarrista, e Antonio Salemi, il batterista, abbiamo tutti collaborato al prodotto finale con arrangiamenti, idee e duro lavoro. In effetti per noi 5 la musica è solo un hobby, per nessuno è un lavoro, e potete immaginare cosa costi in termini di fatica e forza di volontà realizzare un album. Ma grazie a Dio è qui.

Sto utilizzando questo blog per questa sporca pubblicità. Giuro che non lo farei se avessimo una major alle spalle. Invece mi tocca. Perchè tutto è stato fatto in casa in collaborazione con l'ANAC www.anaconlus.it e quindi mi tocca spargere un pò la voce.

Non voglio tediarvi con una recensione del disco, a cui penserete voi. Vi chiedo solo di spargere la voce. Ovviamente il cd lo potete richiedere direttamente a me.

Troppo vago?

Beh, il genere è rock con testi in italiano. E' un rock italiano un pò diverso da quello che di norma si sente in giro. Le tematiche sono quelle che ci stanno a cuore e ve ne renderete conto.

A partire dalla copertina, via via per tutto il lavoro, per chi lo richiederà, sono aperto a qualsiasi tipo di critica (se costruttiva meglio assai :-D ) e pregiato di rispondere a qualsiasi domanda.

Magari ritorno sull'argomento, per intanto ho detto anche troppo.

Bye bye e buon ascolto.


PS: purtroppo non abbiamo ancora disponibile un assaggio dei brani da farvi ascoltare, appena pronto sarete i primi a saperlo.

Update: Per ordini, segnalatemi il vostro recapito o indirizzo semplicemente in un commento. Se preferite non renderlo pubblico, ditelo e porvvederò a darvi la mail privata.

mercoledì, dicembre 20, 2006

Coming soon

Sta per arrivare una grande novità. Qualcosa di bello per me e che vorrei condividere con voi.
Cosa che non faccio mai, chiedo agli amici di questo blog di fare un poò di pubblicità per un post per me molto importante che, sicuramente salvo imprevisti, arriverà in settimana.

Grazie mille

mercoledì, dicembre 13, 2006

Sul caso Welby togliamoci i paraocchi, please.

In questi giorni si è tornato a parlare di eutanasia. Motivo ne è il caso Welby.

Piergiorgio Welby, malato di distrofia muscolare progressiva, ha chiesto al Presidente Napolitano, tramite una lettera, di poter morire. Infatti la malattia in questione non ha cure al momento e porta alla morte.

Voci, decisioni e opinioni di medici, uomini politici ecc. si rincorrono.

Naturalmente la Chiesa è contraria all’eutanasia. Gianfranco Fini si è espresso sulla questione dichiarando che la vita non è nelle mani dell’uomo ma di Dio. Cose giuste, legittime, che io peraltro condivido in pieno. Tranne che un dettaglio. Togliamo i paraocchi e iniziamo a distinguere tra eutanasia attiva e passiva.

Le posizioni vaticane o quelle del leader di AN (e mio futuro Premier) mi vanno benissimo quando parliamo di eutanasia attiva. Cioè di pratiche atte a procurare la morte di soggetti colti da malattie incurabili. Se di questo si parla, sono d’accordo a non legalizzare l’eutanasia. Sul caso Welby però, la prospettiva è, per usare un eufemismo, leggermente diversa.

Non si tratta di indurre la morte in un soggetto afflitto da una malattia incurabile, ma che, di per se, non conduce alla morte. Qua si tratta di un vero e proprio accanimento terapeutico. Concetto che per me va oltre il concetto di cura in quanto non lo è. E’ solo rinviare l’appuntamento con la morte. In condizione di sofferenze atroci, per giunta.

Il rifiuto di tale accanimento è la cosiddetta eutanasia passiva. In cui io non vedo onestamente una sostituzione umana nella volontà divina, l’unica a disporre della vita. Anzi, nell’accanimento terapeutico vedo una voglia della scienza di sostituirsi a Dio, tenendo in “vita” uomini altrimenti destinati alla morte. A queste pratiche sono contrario tanto quanto, forse, l’eutanasia propriamente detta e l’aborto.

Fini e quanti che come lui la pensano dovrebbero comprendere questo concetto.

Nessuno su questo blog sta chiedendo la legalizzazione della morte dolce, ma soltanto la presa di coscienza che permetta di valutare singolarmente e singolarmente decidere circa i casi di eutanasia passiva o rifiuto di accanimento terapeutico.

Upgrade - Ciao Giorgio, riposa in pace...

lunedì, dicembre 11, 2006

Ciao Alberto

Sabato sera sono rimasto di sasso quando ho saputo della morte di Alberto D'Aguanno.

Già, perchè per chi, come me segue il calcio da anni, la voce di Alberto era una di quelle familiari e la sua immagine dai vari stadi di calcio era spesso sullo scermo della tv degli appassionati di calcio.

Morire a 42 anni, lasciando moglie e 2 figli piccoli è sempre tragico. Quando si tratta poi di un personaggio noto, i cori di cordoglio si levano ovunque.

Però questo vuole essere solo un saluto a lui e un "coraggio" alla sua famiglia ma senza ipocrisia.

Ieri mi sono proprio urtato a leggere tutti i messaggi che gli spettatori mandavano a controcampo. Per tutti e dico tutti era il migliore, che magari è vero. E per tutti era anche un grande uomo, marito e padre. Ora questa ipocrisia stucchevole mi infastidisce e credo anche infastidisca la famiglia e gli amici. Perchè, passi per qualche conoscente, non credo che tutti conoscessero D'Aguanno nella vita privata.

Se dunque era un buon marito e padre, è comunque una cosa che gli fa onore. Ma ai fruitori del piccolo schermo consiglierei di giudicarne e ricordarne solo ciò che vedevano: cioè la passione e la professionalità. Che, comunque, non è poca cosa.

Ciao Alberto

PS: è morto anche Pinochet, però, onestamente un 91 enne per giunta ex dittatore, quando muore non mi lascia particolarmente dispiaciuto, ma neanche felice, ci mancherebbe... Non me ne vorrà lui e i cileni che lo piangono.

giovedì, dicembre 07, 2006

Cosa bolle in pentola?

E' un periodo caldo... non solo perchè, a dicembre, posso andare ancora a passeggiare la maglietta di cotone. E' un periodo caldo perchè troppe pentole stanno bollendo.

- Vallettopoli, coi ricatti di Lele Mora ai vip o presunti tali. Mi ricorda calciopoli, e vallettopoli 1. Sono cose che tutti sanno ma quando si scoprono in maniera ufficiale gridiamo allo scandalo.

- Le nostre truppe sono rientrate dall'Iraq, è stata fatta la cerimonia, la bandiera è stata ammaninata; insomma, l'operazione "Antica Babilonia" è terminata. L'Italia ha pagato il proprio tributo di sangue per quella che è stata "una impresa di pace e civiltà". Il virgolettato non era di Berlusconi o di Bush. Ma del Presidente Napolitano. Ma il punto è sempre quello, perchè certa sinistra non si fa convinta di ciò? Ditelo a Bertinotti questo fatto, può essere che ci ripensi.

- Il caso Litvinenko-Scaramella sta diventando davvero interessante. Una spy story in piena regola. Ieri l'altro ne ha parlato Porta a Porta. Ed è una situazione molto delicata. Chi ha fatto fuori Litvinenko e ci ha provato con Scaramella? E perchè? Cosa sa Scaramella? Ci sono politici italiani che farebbero meglio a preoccuparsi? Davvero Prodi, se non collaboratore, era quantomeno "coltivato" dal KGB? Queste le domande. Ci sono anche delle certezze. La certezza è che Brutti, DS, in rappresentanza di certa sinistra, sembra non apprezzare il lavoro della Commissione Mitrokhin, messa in piedi nel 2002 per verificare collusioni di politici italiani di centro sinistra con i servizi russi, dice lui...
La verità è che la commissione era stata già pensata dal Governo D'Alema, ma non se ne fece nulla. Nel 2002 è stato solo realizzato quanto progettato in precedenza. Un'altra realtà è che alcuni brigatisti lavoravano per i KGB.
Mentre il sen. Guzzanti parlava si è arrivati al famoso piattino di Prodi per il rapimento Moro, e sono state fatte supposizioni che, se vere, fanno preoccupare. Cioè che Prodi conoscesse il luogo dove tenevano Moro. E la storia della seduta spiritica e del relativo blitz a Gradoli nel Viterbese era solo un "segnale" ai sequestratori. Sapremo mai se queste teorie corrispondono a verità?

- Un altra pentola che bolle è quella in cui stanno le elezioni. Già, la giunta del Senato ha predisposto il riconteggio delle bianche, delle nulle, delle contestante e di un campione delle valide. Vedremo chi aveva ragione tra il Cavaliere e Deaglio. Anche se, secondo me, più che al Senato è necessario il riconteggio della Camera. Ma non adesso, già ad aprile. Con un margine così striminzito si doveva ricontare automaticamente. Preoccupazione nelle file del centro sinistra. Emblematico Lusetti della Margherita: «Se mai dovessimo tornare a votare, andremmo sotto».

Magari

sabato, dicembre 02, 2006

Tutti a Roma

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Oggi è l'atteso giorno della manifestazione della CdL a Roma. Si prevede grossa affluenza, e come dubitarne? L'Italia non si riconosce davvero in questo Governo e vuole scendere in piazza a dirlo. Non sarà una spalla, non avrà effetti immediati, ma una manifestazione pacifica è sempre segno di civiltà.

Certo dispiace che l'UDC abbia scelto l'isolamento, gongolandosi magari con i complimenti di Prodi, ma la manifestazione dell'Italia che non ci sta è oggi a Roma. A Palermo ci andassero quando vogliono ma oggi era a Roma che dovevano essere.

Oggi sarà pure la giornata del giovane ex-Premier, ribattezzato già "Il Leone della libertà", che farè il discorso conclusivo durante il quale, si vocifera, verrà proiettato alle sue spalle il motto dell'araba fenice, (motto della città di Catania), "Melior de cinere surgo".

L'ingresso sarà ad effetto, Silvio uscirà da un tunnel di luce e fumo sintetico.

Comunque ci sarei andato più che volentieri, ma per motivi logistici non posso. Beh simbolicamente sono anche io in piazza e questo blog ne è testimoniaza.

venerdì, dicembre 01, 2006

Lezione di matematica

Gustatevi questa lezione di matematica.



Sono cose che nessuno mai vi insegnerà, ci vuole solo una gran testa, tanti esperimenti e capacità deduttive non indifferenti.



Fortuna che geni così sono ancora fra noi.



Grazie per la segnalazione a benosa.wordpress.com.