lunedì, dicembre 11, 2006

Ciao Alberto

Sabato sera sono rimasto di sasso quando ho saputo della morte di Alberto D'Aguanno.

Già, perchè per chi, come me segue il calcio da anni, la voce di Alberto era una di quelle familiari e la sua immagine dai vari stadi di calcio era spesso sullo scermo della tv degli appassionati di calcio.

Morire a 42 anni, lasciando moglie e 2 figli piccoli è sempre tragico. Quando si tratta poi di un personaggio noto, i cori di cordoglio si levano ovunque.

Però questo vuole essere solo un saluto a lui e un "coraggio" alla sua famiglia ma senza ipocrisia.

Ieri mi sono proprio urtato a leggere tutti i messaggi che gli spettatori mandavano a controcampo. Per tutti e dico tutti era il migliore, che magari è vero. E per tutti era anche un grande uomo, marito e padre. Ora questa ipocrisia stucchevole mi infastidisce e credo anche infastidisca la famiglia e gli amici. Perchè, passi per qualche conoscente, non credo che tutti conoscessero D'Aguanno nella vita privata.

Se dunque era un buon marito e padre, è comunque una cosa che gli fa onore. Ma ai fruitori del piccolo schermo consiglierei di giudicarne e ricordarne solo ciò che vedevano: cioè la passione e la professionalità. Che, comunque, non è poca cosa.

Ciao Alberto

PS: è morto anche Pinochet, però, onestamente un 91 enne per giunta ex dittatore, quando muore non mi lascia particolarmente dispiaciuto, ma neanche felice, ci mancherebbe... Non me ne vorrà lui e i cileni che lo piangono.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E poi il suo nome era diventato un tormentone grazie a Piccinini..anche per quelli come me, che il calcio lo seguono molto en passant..giusto la domenica a Controcampo...