sabato, aprile 08, 2006

Spamming anti-verità

Qualche amico di sinistra ha letto la famigerata pagina 154 della "Vera storia Italiana" ed ha scoperta l'acqua calda confondendo i dollari ppa (parità potere d'acquisto) con i dollari valuta. Poi la mail è girata alla velocità della luce, cerchiamo di fare chiarezza.
Vi riporto dunque un brano presente sul sito di Forza Italia. Si accettano correzioni.

"GIRO: VI SPIEGO PERCHE’ I DATI SUL REDDITO PRO-CAPITE DE LA VERA STORIA ITALIANA SONO ASSOLUTAMENTE CORRETTI

"Il reddito pro capite è un indicatore OCSE espresso in dollari a parità di potere di acquisto($ppa). Per calcolare dal PIL pro-capite il reddito reale si stabilisce -al posto dei prezzi di mercato nei diversi paesi- un sistema di prezzi internazionali che vengono calcolati per un ampio paniere di beni e di servizi (da 400 a 770 voci). La trasformazione in dollari del PIL procapite non viene dunque effettuata in base al semplice tasso di cambio ma in base al potere di acquisto della moneta.".

Francesco Giro, consigliere politico del coordinatore nazionale di Forza Italia, smonta la bufala che gira da due giorni on line: "Nella determinazione del reddito pro capite – completa Giro - non interviene il calcolo delle variazioni del cambio dollaro-euro perchè si applicano, come si è detto, parametri diversi legati al reale potere di acquisto della moneta e al sistema dei prezzi. In base a questi parametri il reddito medio degli italiani ovvero il loro potere di acquisto è appunto aumentato da 24.670 dollari del 2001 al 27.119. Con buona pace della sinistra catastrofista.".

"I dati riferiti a pagina 154 de ’LA VERA STORIA ITALIANA’ sul reddito procapite degli italiani – conclude Giro - sono corretti e come tutti gli indicatori OCSE espressi in dollari. Forse questo può dispiacere ad alcuni incalliti avversari degli Stati Uniti d’America ma non possiamo cambiare le regole che presiedono le analisi di uno dei massimi istituti internazionali di valutazione economica come appunto l’OCSE. Quanto alle cifre in campo, ricordiamo ai nostri critici che prima di avanzare le loro osservazioni devono conoscere a fondo i metodi della statistica e dell’analisi economica".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ottima questa informazione....