venerdì, aprile 07, 2006

Un punto al giorno: all inclusive. 8 - 9 - 10

Mancavano tre punti, ce li togliamo tutti adesso. Cosi il sabato lo prendiamo di riposo e poi andiamo alle urne, OK?
Non li commenterò nemmeno.

FISCO
1) Proroga e attuazione della Legge delega per la riforma fiscale (2003), con l'obiettivo di portare la pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo, con focalizzazione sulla famiglia attraverso una "no tax area" specifica. In particolare, si terrà conto della composizione del nucleo familiare (quoziente familiare), del lavoro della casalinga (lavori di cura), dei disabili e degli anziani a carico.
2) Avanzamento delle misure di contrasto all'evasione fiscale già contenute nella legge finanziaria: riforma della riscossione esattoriale, potenziamento della partecipazione dei Comuni all'accertamento tributario. Nuove misure per attivare il contrasto d'interessi tra prestatori di servizi e consumatori sul modello della detrazione del 36% per ilavori dell'edilizia abitativa.
3) Riforma degli studi di settore che sono alla base degli accertamenti tributari partendo dalla conoscenza oggettiva delle realtà territoriali. In questa logica coinvolgendo anche i Comuni.

FINANZA PUBBLICA
Dentro la struttura della nostra finanza pubblica, come si è via via formata in questi ultimi trenta anni, noi vediamo emergere 5 punti caratteristici essenziali:
- l'attivo è superiore al passivo. Il patrimonio pubblico (circa 1.800 miliardi di euro) è in specie superiore al debito pubblico (circa 1.500 miliardi di euro);
- tutto il passivo è collocato come debito pubblico sul mercato, mentre la parte di attivo che potrebbe essere collocata e valorizzata sul mercato, fatta da azioni, aziende, immobili, crediti, diritti di concessione, etc. (fino al 40% del totale, fino a circa 700 miliardi di euro) è ancora in mano pubblica;
- simmetricamente, il grosso del risparmio privato è direttamente ed indirettamente investito in passività (ed in specie in titoli del debito pubblico) e non in attività;
- mentre quasi tutto il debito pubblico è del Governo centrale (dello Stato), il grosso del patrimonio pubblico che può essere collocato e valorizzato sul mercato – circa i due terzi del totale – è dei Governi locali (Regioni, Province, Comuni).
- mentre il Governo centrale (lo Stato) tende a privatizzare, molti Governi locali seguono il processo opposto tendendo a pubblicizzare;
- mentre quasi tutto il prelievo fiscale è centrale (dello Stato), la parte crescente della spesa pubblica discrezionale è locale (di Regioni, Province, Comuni).

La nostra proposta è un grande e libero patto tra Stato, Regioni, Province, Comuni, risparmiatori ed investitori.
Un patto che:
- realizzi il federalismo fiscale solidale, di cui all'art. 119 della Costituzione. L'attuazione di questo federalismo fiscale è ormai da tutti considerata necessaria. Non sarà causa di aumento, ma all'opposto di riduzione della spesa pubblica. Maggiore trasparenza dei conti, maggiore efficienza, minore evasione e minori sprechi. Soprattutto maggiore e più diretto controllo da parte dei cittadini sul governo della cosa pubblica;
- riduca il debito dello Stato, immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico;
- offra a risparmiatori ed investitori maggiori e migliori opportunità di impiego privato dei loro capitali.

Gli effetti finali attesi sono: abbattimento del debito pubblico; minore costo del debito pubblico residuo; maggiore trasparenza, responsabilità ed efficienza della spesa pubblica; rilancio dell'economia.
Solo su questa base, non aumentando le tasse sulla casa, sul risparmio, sulle partite IVA, ma abbattendo la manomorta del debito pubblico, l'Italia può ripartire.
L'effetto positivo cumulato atteso è stimabile in termini di 1 punto di prodotto interno lordo di minore spesa pubblica corrente e di 1 punto di prodotto interno lordo di maggiore crescita.
Sommando questi effetti con gli effetti dell'azione concreta già avviata contro l'evasione fiscale, per ridurla del 30% (con la riforma delle esattorie, con il potenziamento della partecipazione dei Comuni all'accertamento, con il potenziamento dell'amministrazione finanziaria, con il progetto della riforma dal basso e non dall'alto degli studi di settore), possiamo assumere che tutte le ipotesi di intervento di finanza pubblica presenti in questo programma siano ampiamente coperte.

SANITA'
- Completamento del piano per l'eliminazione delle liste d'attesa.
- Incremento dei fondi per la ricerca sanitaria.
- Riforma della Legge 180 (malati di mente), fortemente avvertita dalle famiglie.
- Educazione sanitaria nelle scuole.
- Misure di prevenzione per le popolazioni giovanili e quelle immigrate.

6 commenti:

Massimo ha detto...

Punti concreti.
Sfido qualsiasi blogger di sinistra a fare altrettanto con le 281 pagine del programma (absit iniuria verbis !) della sinistra.
Complimenti per il lavoro e domenica al voto presto e poi in gita ! :-)

EbonIvory ha detto...

Hi Van, mi sto annoiando a passare da qui e leggere solo di politica. Perchè sprechi così la tua grande capacita oratoria. Abbiamo fatto grandi discussioni di musica, di fede, di etica, di comunicazione e sei ancor più grande quando parli d'altro. Suvvia. Lunedi passerà questo momento di insana follia e spero che ritorni il grande Van che conosco. Non averla a male. E' il bene e la stima che ti voglio che mi porta a parlarti così. Dio ti benedica.

Anonimo ha detto...

Van anch'io ho voglia di sentirti parlare di altro. So che sei bravissimo a scrivere, me ne sono resa conto sul tuo blog, quindi... visitiamo altri lidi.
Pau

Van der Blogger ha detto...

Monsoreau, è impossibile perchè di la non c'è concretezza...
EbonIvory, apprezzo un mondo quanto hai scritto, credimi. Effettivamente leggendo il mio profilo, questo non è un blog politico. Ma la contingenza di questa aspra campagna elettorale mi ha portato a fare questa scelta "editoriale". Mi da molto fastidio che coloro che si proclamano come unici detentori di arte e cultura e quasi quasi, intelligenza, si facciano mettere tanto fumo negli occhi. Parla con chiunque sia contro il centro destra. 9 su 10 non saranno in grado di addurre motivazioni serie, valide e obiettive soprattutto. Da qui la scelta di parlare di politica, è una ribellione a tutto quello che sento intorno a me. Sono sempre stato così, non sono mai riuscito a farmi andare giù qualcosa che non condivido e che viene innalzata da altri a vessillo della loro superiorita. Questo è solo uno sfogo dettato dalle parole, comunque affettuose, che mi hai detto. Non ho infatti seguito questa linea in nessun post, ma ne avevo le scatole piene di menzogne e demagogia. Il blog è stato la mia valvola di sfogo, credimi. Forse non c'è bisogno che io mi scaldi tanto per la politica, è vero. Ma sono un passionale e che si parli di calcio, di politica o di fede mi "scaldo". Forse è solo un frutto del mio "Avere20anni" e in quanto tale passerà. Forse, più probabilmente, è nel mio cromosoma e non passerà. Qualora fosse un difetto, una roccia frastagliata lungo la costa della mia personalità, il tempo è il migliore scultore. Intanto sopportatemi così, qualora lo vogliate.

Van der Blogger ha detto...

Ciao Pau, ribadisco la risposta a EbonIvory e aggiungo che da martedì, probabilmente, mi darò una calmata. E sarà il blog che avevo immaginato dall'inizio. Che parli di politica, si, ma tra le altre cose.

Be blessed

Van der Blogger ha detto...

Pau, attenzione, non faccio di tutta l'erba un fascio, c'è gente di sinistra, come te ed altri, che ha tutta la mia più incondizionata stima.