giovedì, marzo 15, 2007

RIS-petto per il Procuratore

4 dicembre 1993 - Catania

La professoressa Antonella Falcidia è stata barbaramente uccisa con 23 coltellate in casa propria. Nelle mani ha dei capelli biondi lunghi. Vengono messe sotto torchio tutte le amiche e conoscenti che avrebbero potuto avere un motivo per farla fuori. Niente. Caso archiviato.

Dopo più di tredici anni, il procuratore aggiunto di Catania, Renato Papa, ha fatto riaprire le indagini. Arrivando, tramite le stesse, ad avere le prove utili a fare spiccare l'emissione di un ordine di arresto dal Gip Santino Mirabella nei confronti del dottor Vincenzo Morici, ai tempi marito della donna e oggi risposato.

Sarebbe stato l'uomo, infatti, ad uccidere la moglie per ragioni sentimentali. Lei infatti sospettava di una sua relazione extraconiugale e la lite sarebbe sfociata nell'omicidio.
Il dottor Mirici si dichiara estraneo ai fatti.

Situazione singolare, certo. Ma il motivo per cui se ne parla è sopratutto la motivazione per cui il Procuratore Papa ha fatto riaprire le indagini. Sembra infatti che la motivazione sia stata alquanto "da fiction", per così dire.

Il buon Procuratore, dopo aver letto i romanzi gialli di Lucarelli e visto fiction come i RIS, ha pensato bene che magari i metodi usati dagli investigatori delle fiction, avrebbero funzionato anche per il caso Falcidia. Scanner digitali avanzati, test del DNA e quant'altro. E' emerso che i capelli erano i suoi e che, nel tempo in cui l'assassino si è recato in cucina per pulire l'arma del delitto, la donna aveva scritto col proprio sangue il nome dell'assassino. Prima di essere uccisa con un colpo chirurgico alla giugulare ha avuto la forza di srivere "Enz". Enzo, nome col quale nel catanese chi si chiama Vincenzo viene chiamato.

Ecco dove la realtà supera la fiction....

8 commenti:

duhangst ha detto...

Avevo sentito di questa notizia, una cosa mi lascia perplesso, ma c'è bisogno di leggere i libri di Lucarelli o guardare i Ris per cercare di risolvere un caso con tutti i mezzi a disposizione? Comunque tutto è bene quel che finisce bene..

Anonimo ha detto...

In effetti altro che "da film"... non ha nulla da invidiare a una fiction questa storia, purtroppo.
Cmq lascia perplessa anche me. C'è bisogno di leggere un giallo per comprendere come risolvere un caso?! Mhà...

Anonimo ha detto...

Pensa Van,
gli bastava seguire qualche puntata di Anno Zero...


Ciao

Carlotta ha detto...

Che dire per una volta la realtà che prende ispirazione dalla fiction..e non il contrario...Pensa quanti gap potremmo colmare! Non lo faranno mai, però potrebbe essere la prassi..Perchè dissotterare gli i casi irrisolti, quando non ci si prende la briga di portare a soluzione quelli ancora attuali??

Robba12 ha detto...

Però, mi spiegate come fanno ad esser più bravi quelli che lavorano in tv di quelli che dovrebbero farlo di mestiere ???

Van der Blogger ha detto...

Duhangst, io credo che Papa sia pure stato preso in giro quando ha avanzato la proposta... l'importante è che chi ha sbagliato paghi...

Stige, purtroppo non in tutti i casi si può fare in questo modo. Io non lo so con certezza ma credo che le Procure dovessero riaprire tutti i casi archiaviati, non ci sarebbe abbastanza personale per risolvere i casi di oggi. Sarebbe bello, ma, forse, impossibile.

Monica, :-D

Carlotta, mi ricollego a quello che ho scritto rispondendo a stigelunaris.

Capitano, le cose in teoria sono più semplici di quanto lo siano nella pratica ;-)

Ciao a tutti

Anonimo ha detto...

Stasera mi rivedo profondo rosso di dario argento! Cmq e' triste quando la realta' e' piu' cruda del film..siamo davvero capaci di tutto..

Anonimo ha detto...

quoto in toto il commento di duhangst